Il Fascismo
Con la riforma Gentile del 1923 e la conseguente chiusura del liceo moderno, il Galvani divenne il liceo classico di riferimento della buona borghesia cittadina. In particolare negli anni Trenta, che registrano un significativo incremento della popolazione scolastica del liceo (un migliaio di iscritti), la retorica fascista e l’estetizzazione della politica trovano ampio spazio nella quotidianità scolastica, sotto la dirigenza del preside Ezio Chiorboli. Come ricorda Meris Gaspari: “Scorrendo i verbali dei consigli dei professori dal 1930 al 1940 si coglie un crescendo di richieste del preside ai professori che vanno dalla raccolta delle iscrizione degli alunni alle organizzazioni fasciste (15 settembre 1930) al dovere di partecipazione a tutte le cerimonie volute dal regime (10 novembre 1931), dall’opportunità di iscriversi al partito e all’associazione fascista della scuola (23 ottobre 1933) all’obbligo di portare in servizio il distintivo fascista e quello del grado (16 settembre 1934), dall’ultimatum per il possesso e l’utilizzazione della divisa con comunicazione al preside dei nomi di coloro che ne erano ancora sprovvisti (4 marzo 1938), fino alle misure razziali di compilazione della scheda personale riguardante la razza (15 settembre 1938) e di sostituzione dei testi ebraici, all’uso obbligatorio del “voi” e del saluto fascista (17 ottobre).”
Tra i professori dell’epoca (tra cui spiccano i nomi di intellettuali come Galvano Della Volpe, Carlo Gallavotti e Alberto Mocchino), sono presenti anche docenti apertamente antifascisti come Bice Costa, Giuseppe Gabelli ed Evangelista Valli. Di quest’ultimo il partigiano Piero Fabbri, che fu suo allievo al liceo, ricorda la statura morale di “grande maestro di vita” per le sue lezioni “di umanesimo e di coscienza della dignità umana”. In questi difficili anni frequentano il liceo studenti destinati a lasciare il segno: Pier Paolo Pasolini, Agostino Bignardi, i fratelli Telmon, Nicola Matteucci, Luciano Serra, Francesco Leonetti, Roberto Roversi, Giovanna Bemporad.
Per saperne di più:
S. Paolucci, O. Prati, Il liceo classico “Galvani” di Bologna durante il fascismo in Annali dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione in Emilia-Romagna, a cura di A. Berselli e V. Telmon, Bologna, CLUEB, 1983
AA.VV. “Scelte di vita e formazione scolastica. Studiare al “Galvani” negli anni Trenta-Quaranta” in I Quaderni di cultura del Galvani, Anno 13, Nuova serie, Numero 2, 2006-2007
I Quaderni di cultura del Galvani, Anno 10, Nuova serie, Numero 1, 2003-2004 (numero dedicato al Ventennio fascista)
F. Cambi, “Gli insegnanti antifascisti nella scuola secondaria a Bologna (1935-1945): appunti per una ricerca”, in Studi sulla Formazione 24, 13-18, 2021
A. Campanelli (a cura di), I cento anni del Liceo Galvani, Bologna, Cappelli, 1961
M. Gaspari (a cura di), Il Liceo Galvani dall’Unità d’Italia a oggi, Bologna, Minerva 2016
Materiali: