La grande guerra

                                        La Grande Guerra

A ridosso dello scoppio della prima guerra mondiale, il Liceo Galvani contava circa 450 studenti e si era arricchito di una sezione di liceo “moderno”, un nuovo corso di studi introdotto dal Ministero nel 1912 che prevedeva lo studio di due lingue straniere in sostituzione del greco. Erano inoltre approdate le prime insegnanti, parallelamente al lento incremento della popolazione studentesca femminile. Durante la guerra il Galvani, guidato dal preside Belletti, aderì con convinzione alla retorica bellicista e interventista. L’afflato propagandistico è testimoniato dai sussidi didattici e dal fondo librario costituiti in quel periodo in funzione della narrazione nazionalista. Gli studenti furono incoraggiati a partire volontari e alla fine del conflitto si contarono tra loro più di trenta giovani vittime, anche se la lapide commemorativa ricorda solo i quindici più giovani. Il clima di mobilitazione non si placò con la fine del conflitto: le vicende di Fiume e gli scioperi studenteschi che animarono il conflitto politico del periodo del dopoguerra videro ancora una volta coinvolti i giovani liceali.